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Scheda libro

Cod. ISBN	9788892143869
Autore	Giovanni Tarli Barbieri
Titolo	Gli atti normativi vol.5
Editore	Giappichelli
Anno	2023
Descrizione	Descrizione del libro Lâ€™idea di dare vita a un trattato di diritto costituzionale muove dalla considerazione di un vuoto significativo nel panorama editoriale italiano, passato e presente, dato dalla mancanza di una trattazione della nostra comune disciplina, che sia, ad un tempo, sistematica, scientificamente rigorosa e destinata ad un ampio pubblico di lettori. Lo stato dellâ€™arte registra la presenza di precedenti illustri in ambiti disciplinari circumvicini, dal Primo trattato completo di diritto amministrativo curato da V.E. Orlando allâ€™inizio del secolo scorso al Trattato di diritto amministrativo diretto da S. Cassese circa centâ€™anni dopo; a questi, perÃ², non fanno riscontro lavori analoghi nel diritto costituzionale, se non nella fase primigenia della stagione unitaria, con le opere omonime, tra gli altri, di F.P. Contuzzi, A. Pierantoni e V. Sansonetti. Sul versante della manualistica piÃ¹ recente, anche i volumi maggiormente caratterizzati da autorevolezza e diffusione hanno un taglio prettamente didattico e divulgativo; inoltre, pur volendo ampliare lo sguardo al diritto pubblico, il manuale di C. Mortati e quello curato da G. Amato e A. Barbera, a cui avevano contribuito studiosi di punta del diritto costituzionale, non sono piÃ¹ aggiornati da tempo. Interrogarsi a fondo sulle ragioni di tale assenza richiederebbe considerazioni piÃ¹ analitiche e meditate di quelle che possono essere svolte in questa sede preliminare. Per un verso, si tratta di una peculiaritÃ tutta italiana; in altre esperienze giuridiche, infatti, opere trattatistiche di diritto costituzionale sono fiorite e continuano ad essere scritte e aggiornate (tra i numerosi esempi possibili, meritano una menzione particolare in Francia il TraitÃ© de droit constitutionnel di L. Duguit, pubblicato negli anni venti del Novecento, e in Germania lâ€™Handbuch des Staatsrechts curato da J. Isensee e P. Kirchhof, iniziato nel 1987 ed ora giunto alla terza edizione). Per un altro verso, si tratta di una specificitÃ che segna, sempre in negativo, il solo diritto costituzionale; Ã¨ significativo il fatto che un giuspubblicista a tutto tondo, qual Ã¨ stato V.E. Orlando, ha progettato e sviluppato un trattato di dirittoâ€¦ amministrativo, forse introiettando, anche al di lÃ delle intenzioni, il celebre motto di O. Mayer Â«il diritto costituzionale passa, il diritto amministrativo rimaneÂ». Le ipotesi che si possono formulare, al riguardo, sono quindi le piÃ¹ varie. Sulla scia dellâ€™immagine del tronco dellâ€™albero dal quale si ripartono i rami delle varie discipline giuridiche, cara a S. Romano, vi Ã¨ che il diritto costituzionale Ã¨ condensato in un unico documento contenente poche disposizioni generali e non si presta a trattazioni estese; oppure, al contrario, che lâ€™avvenuta penetrazione del diritto costituzionale in tutti i settori dellâ€™ordinamento giuridico renderebbe oggettivamente difficile, se non impossibile, dare un senso compiuto a questâ€™opera di irraggiamento. Un altro fattore causale potrebbe poi essere rinvenuto nel diverso rilievo assunto dal decorrere del tempo: mentre le c.d. materie ordinamentali (a partire dal diritto civile, dal diritto penale e dal diritto amministrativo) hanno radici profonde e si sono consolidate nel fluire delle molte generazioni che hanno traguardato lâ€™unitÃ nazionale, il diritto costituzionale Ã¨ quello piÃ¹ esposto alle temperie politiche, comâ€™Ã¨ dimostrato dalla netta cesura tra i documenti fondativi dellâ€™attuale ordinamento repubblicano e del precedente assetto statutario. Si tratta di spiegazioni che recano tutte un germe di veritÃ , ma non per questo sembrano in grado di descrivere compiutamente la vicenda qui considerata. Sia come sia, siamo convinti che nel suo ormai lungo periodo di vigenza la Costituzione abbia sprigionato molte delle sue potenzialitÃ originarie ed abbia fornito risposte inedite e originali ai bisogni, ai desideri e alle speranze che le persone di ogni tempo, ivi compreso il nostro, portano con sÃ©. Certamente, se la sua attuazione per via legislativa fosse stata meno frammentaria e incerta, spesso in nome di un revisionismo costituzionale maldestro e contingente, Â«il nostro sarebbe un Paese piÃ¹ giusto e anche piÃ¹ feliceÂ», riprendendo le parole pronunciate dalla senatrice L. Segre nel discorso inaugurale della XIX legislatura. CiÃ² ci induce a ritenere che il sedimentarsi della Costituzione, oltre che nellâ€™esperienza giuridica, nella coscienza individuale e collettiva non possa mai essere assunto come un dato acquisito. Al contrario, come ricordava P. Calamandrei nel suo formidabile discorso agli studenti milanesi del 1955, Ã¨ necessaria in ogni tempo una comune assunzione di responsabilitÃ , affinchÃ© la Costituzione, Â«rinnovatrice e progressivaÂ», resti viva. E ciÃ² vale anzitutto per i partiti politici, sovente dimentichi delle intime legature tra progettualitÃ costituzionale e politica nazionale, ma parimenti per la dottrina giuridica, talora irretita da velleitarismi ideologici o da compiacenze interessate. Al netto di tali degenerazioni ci pare comunque innegabile che gli oltre settantâ€™anni che ci separano dallâ€™entrata in vigore della Costituzione abbiano contribuito al radicamento, nei cittadini come nelle istituzioni, di una cultura repubblicana. E questa base comune ci Ã¨ parsa almeno un punto di partenza per provare a dare al diritto costituzionale una sistemazione piÃ¹ ampia e, nei limiti del possibile, completa rispetto a quanto si possa fare con un semplice manuale e cosÃ¬ rivolgerci ad una platea vasta e differenziata, composta da studenti dei corsi universitari avanzati e dei dottorati di ricerca in discipline giuspubblicistiche, da giovani (e meno giovani) studiosi che intendono prepararsi per la carriera universitaria, da candidati ai concorsi per lâ€™accesso alle posizioni apicali degli organi costituzionali e della pubblica amministrazione, da magistrati ordinari e amministrativi, da funzionari pubblici e da avvocati inseriti in studi legali dotati di prestigio e consistenza. A ciÃ² si aggiunge, naturalmente, il fervido auspicio che il percorso qui proposto possa rappresentare lâ€™occasione non solo per fare il punto su una parte rilevante di quella cultura repubblicana, ma anche per contribuire ad una piÃ¹ intensa riflessione sul ruolo della nostra comune disciplina, in uno con i lavori consimili che sono in via di pubblicazione (come il Trattato di diritto costituzionale italiano curato da M. Cavino e L. Imarisio, il cui primo volume Ã¨ stato pubblicato nel 2021) e con gli altri che auspicabilmente verranno dopo.
Collana	Trattato breve di diritto costituzionale italiano
Consistenza
Prezzo di copertina	€ 38,00
Disponibilità	Normalmente disponibile in 10-15 giorni lavorativi.

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