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1.
€ 18,00
EAN-13: 9788869482465
C. Capello
Illuminazioni etnografiche. Walter Benjamin e l'antropologia
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Descrizione

Descrizione del libro

Figura di intellettuale multiforme, non facilmente classificabile nei nostri rigidi compartimenti disciplinari, Walter Benjamin é stato definito in molti modi: filosofo, critico letterario, storico. Sul filosofo, sul critico e sullo storico sono state scritte migliaia di pagine che ne fanno, giustamente, uno dei pensatori tra i più studiati e commentati. Cosa può allora aggiungere una prospettiva antropologica? Per gli autori del volume é possibile scorgere un'ulteriore dimensione nel pensiero di Benjamin, suggerita della sua notevole affinità  e vicinanza con l'antropologia culturale. Benjamin é anche un antropologo culturale, o quantomeno un ottimo compagno di strada per la ricerca antropologica. A partire da questa ipotesi, i contributi raccolti nel volume seguono due strade, strettamente intrecciate tra loro: da un lato esplorano, da un punto di vista storico e teorico, le sorprendenti affinità  tra le opere di Benjamin e alcune delle più vivaci esperienze etnografiche e antropologiche; dall'altro, alcuni dei più caratteristici temi e concetti benjaminiani vengono riletti e utilizzati per interpretare il materiale etnografico raccolto su temi come i disastri dovuti al cambiamento climatico, il fenomeno dell'Urbex, le politiche di riqualificazione delle periferie, le difficoltà  e il valore del lavoro edile. Riflettere sulla profonda affinità  delle ricerche di Benjamin con l'antropologia culturale e mostrare come le costellazioni delle sue idee possano rivelarsi preziose e illuminanti per orientare la riflessione e il discorso etnoantropologico - questo lo scopo dei lavori qui presentati. Contributi di Carlo Capello, Lorenzo D'Angelo, Nicola Martellozzo, Riccardo Montanari, Tommaso Occhialini, Massimo Palma, Laura Raccanelli.

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2.
€ 10,00
EAN-13: 9788869482427
Paolo Groppo
Quando Eva bussa alla porta. Donne, terre e diritti
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Descrizione del libro

Che le donne siano oggetto di molteplici e persistenti discriminazioni variamente legate a ragioni economiche, politiche, giuridiche e culturali, oltre che di classe, etnia, religione, casta, orientamento sessuale, é un dato di fatto che (quasi) nessuno osa più negare. Per chi lavora e lotta nel mondo della cooperazione allo sviluppo, la discussione negli ultimi anni si é incentrata su due aspetti: da un lato il rapporto con l'ambiente, dall'altro i diritti delle donne in relazione alla terra. L'ipotesi che guida il percorso e le riflessioni proposte in questo lavoro é che un maggiore e più ampio riconoscimento dei diritti delle donne alla terra sia assolutamente necessario, ma non sufficiente per una vera e reale uguaglianza sociale. Il punto di svolta, in effetti, non risiede nella questione specifica della terra, ma nella dinamica di potere patriarcale (asimmetrico) tra la sfera pubblica (considerata come essenzialmente maschile) e la sfera privata (dove i compiti riproduttivi e della cura vengono considerati come compiti esclusivamente femminili, senza alcun riconoscimento né sociale né economico). Il patriarcato appare quindi come la forma sociale egemone che organizza il pensiero, la cultura e i rapporti di genere nelle società . Partendo da un inquadramento storico del tema "donne e diritti alla terra", il libro esplora una serie di tematiche aperte collocandole in un orizzonte di genere per poi presentare alcune risposte in fase di elaborazione e alcune piste di riflessione e di azione per il presente e il futuro. Prefazione di Laura Cima.

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3.
€ 27,00
EAN-13: 9788869482434
Louise Toupin
Il salario al lavoro domestico. Cronaca di una lotta femminista internazionale (1972-1977)
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Descrizione del libro

All'inizio degli anni Settanta, il Collettivo internazionale femminista decretava la fine della "naturalizzazione" delle donne al lavoro domestico, lanciando la sua sfida teorico-politica al femminismo socialista e al marxismo classico. All'insegna dello slogan "Salario al lavoro domestico", che rimbalza tra Europa e Nord America, ha costruito una campagna internazionale dalle coordinate teoriche e politiche inedite, e per questo largamente controversa, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere il ruolo sociale della donna, il lavoro produttivo e riproduttivo e finanche la stessa produzione di valore capitalista. Attraverso l'attività  di collettivi territoriali, incontri internazionali e momenti di mobilitazione, anche a elevata conflittualità  su tutti gli aspetti, anche "invisibili", del lavoro domestico - dall'aborto alla pratiche mediche, alla salute delle donne, alla sessualità , alla contraccezione e alla sterilizzazione, al reddito, ai servizi (scuola, casa, sanità ), alla violenza domestica e al lavoro sessuale - il Collettivo internazionale femministaha scritto una pagina importante della storia del femminismo radicale, rimasta a lungo nell'ombra. Attingendo a una vasta ricerca d'archivio, il testo ripercorre la storia di questo movimento, tra il 1972 e il 1977, intrecciando le fonti documentali a una serie di conversazioni con alcune delle sue fondatrici in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Canada, tra cui Silvia Federici e Mariarosa Dalla Costa, delle quali si raccolgono le interviste integrali. Il libro mette in luce la potenza e l'originalità  della campagna per il salario al lavoro domestico, il suo carattere "intersezionale ante litteram", e la forza politica del pensiero di un movimento definito "l'embrione di una Internazionale delle donne". Salario al lavoro domestico, ricco di documenti e immagini dell'epoca, riscrive un capitolo fondamentale della storia delle idee femministe, offrendo al contempo degli strumenti critici su una serie di questioni attuali tra cui la condivisione dei compiti domestici, il lavoro di cura, la divisione sessuale del lavoro, la conciliazione famiglia-lavoro, la sessualità  come lavoro e la riproduzione sociale su scala globale.

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4.
€ 15,00
EAN-13: 9788869482564
Giorgio Grossi
La svolta del tecnocene
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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5.
€ 20,00
EAN-13: 9788869482540
Franco «Bifo» Berardi
Ultimi bagliori del moderno. Lavoro, tecnica, movimento
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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6.
€ 15,00
EAN-13: 9788869482571
F. Sossi
Tra realtà e finzione. Abecedario del colonialismo italiano
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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7.
€ 18,00
EAN-13: 9788869482533
Jason W. Moore
Ecologia-mondo e crisi del capitalismo. La fine della natura a buon mercato
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Economia ed ecologia vivono la stessa crisi. Analizzando i modi in cui si sono combinati finanza, cibo, lavoro, energia e materie prime, Jason W. Moore mostra come la grande forza del capitalismo sia sempre consistita nella sua capacità  di creare "nature" a buon mercato, integrando il lavoro umano e il cambiamento ambientale in modo dinamico ma distruttivo. Sulla scorta del pensiero ambientalista, femminista e marxista, egli interpreta il capitalismo come un'ecologia-mondo, una civiltà  in cui si compongono insieme l'accumulazione del capitale, la ricerca del potere territoriale e la co-produzione della natura. Cartografandone le tappe storiche a partire dalla cosiddetta accumulazione originaria, Moore individua nel XXI secolo il punto di non ritorno: ossia, la fine della natura a buon mercato. Cibo, energia, materie prime, lavoro costituiscono un tutt'uno. Pensare al lavoro-nella-natura invece che al lavoro e alla natura é una chiave per una politica radicale di liberazione: per gli essere umani e per la natura nel suo insieme. In questa prospettiva, le trasformazioni dell'uno e dell'altra sono dialetticamente connesse nella medesima rete della vita, nella loro degradazione in atto, così come nella loro possibile sottrazione alle pratiche di appropriazione e di sfruttamento.

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8.
€ 18,00
EAN-13: 9788869482496
Didier Fassin
Ripoliticizzare il mondo
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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9.
€ 18,00
EAN-13: 9788869482625
Cristina Coccimiglio
Verso un'ecologia del tecnologico. Jacques Ellul, filosofo della tecnica tra etica, estetica e politica
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Descrizione del libro

Negli stessi anni in cui Martin Heidegger pronuncia le note conferenze sulla tecnica, Jacques Ellul (1912-1994) affronta, in modo visionario e originale, il rapporto tra tecnologia, società  e cultura. Una rilettura in chiave filosofica conduce a un'interpretazione inedita dei suoi scritti destinati a una limitata diffusione in Europa, a causa della vocazione interdisciplinare in un'epoca di iperspecializzazione, dell'uso combinato di uno stile polifonico e di un registro sociologico, filosofico, giuridico e teologico. Il volume si apre con un inquadramento della filosofia della tecnica di Jacques Ellul. L'autore dal personalismo approda all'ecologia politica, divenendone un pioniere. Mette alla prova la propria riflessione in un serrato confronto con il pensiero di Karl Marx e con un'innovativa proposta sul tema dell'etica della non potenza. Esplorando infine il rapporto tra arte e tecnica, indaga il destino del linguaggio e delle immagini nelle società  occidentali contemporanee. Il volume contiene un'inedita intervista al filosofo francese Bernard Stiegler (1952-2020), tra i maggiori pensatori contemporanei della tecnologia. Prefazione di Elisabetta Ribet.

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10.
€ 25,00
EAN-13: 9788869482649
Atanasio Bugliari Goggia
La santa canaglia. Etnografia di militanti politici di banlieue
Edizione:Ombre Corte, 2023
Collana:Culture

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Descrizione del libro

L'immagine terrorizzante delle periferie francesi come ghetti urbani in preda a interminabili guerre intestine é funzionale alle autorità  politiche per proporre "soluzioni" come la politique de la ville o il "Piano Marshall per le banlieues". Le banlieues paiono non avere diritto a un esame minuzioso, oggettivo, meditato sul piano politico e mediatico oltre che, cosa forse più grave, sul versante della ricerca sociale. Eppure, il movimento collettivo politico di banlieue e il suo repertorio d'azione sembrano aver fatto scuola. L'acuirsi della crisi economica ha catapultato al centro della scena in tutta Europa un vasto proletariato giovanile metropolitano di cui nessuno oggi osa negare l'esistenza e la progressiva estensione. L'autore di questa ricerca "militante", svolta nelle periferie parigine, analizza le caratteristiche che contraddistinguono il movimento collettivo politico di banlieue oggi. Dall'eredità  del passato di rivolta più e meno recente alle prospettive future, ciò che emerge dalle interviste e dagli interventi assembleari a cui il volume dedica un'ampia sezione é un quadro sorprendente che, a dispetto di gran parte delle teorizzazioni sociologiche degli ultimi quarant'anni, ci parla ancora di impegno, solidarietà  e lotta di classe. Perché la banlieue é appunto il luogo di concentrazione dei figli della classe operaia, dei proletari e dei sottoproletari: uno spazio che, in una fase di crisi sistemica del capitalismo, diventa l'ultima frontiera del controllo sociale e, simultaneamente, della possibile rivolta sociale, rifugio di un capitalismo in crisi e dei suoi poteri ancillari e avanguardia di nuove schiere di proletari pronte all'azione. "L'autore, e qui sta il vero 'segreto' del libro, compie un'operazione molto semplice: osserva il popolo di banlieue non come l''altro' bensì come uno dei tanti 'noi' che popolano le metropoli imperialiste. Un passaggio apparentemente banale ma che, se posto a confronto con le varie narrazioni della e sulla banlieue, assume i tratti di una vera e propria rivoluzione copernicana" (dalla Prefazione di Emilio Quadrelli).

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11.
€ 22,00
EAN-13: 9788869482076
Maurizio Lazzarato
L' intollerabile del presente, l'urgenza della rivoluzione
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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12.
€ 18,00
EAN-13: 9788869481895
Jacopo Nicola Bergamo
Marxismo ed ecologia. Origine e sviluppo di un dibattito globale
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione

Descrizione del libro

Spesso si ritiene che il pensiero e la pratica ecologista non abbiano nulla a che fare con il marxismo, per lo più associato a una frettolosa lettura della sua teoria dello sviluppo delle forze produttive. Ebbene, il lavoro di Bergamo mostra non solo che il pensiero marxiano é compatibile con le istanze dei movimenti contro il cambiamento climatico, ma che é anche necessario per pensare a una trasformazione radicalmente "ecologica" della civiltà  e del nostro essere nel mondo. Presentando per la prima volta in modo organico al lettore italiano gli autori principali dell'ecomarxismo - Paul Sweezy, Herbert Marcuse, Richard Levins, Richard Lewontin, Ted Benton, André Gorz, James O'Connor, Alfred Schmidt e Neil Smith -, il libro ripercorre la genealogia e le tappe dell'incontro tra ecologia e marxismo, tracciando le coordinate principali di un dibattito le cui radici affondano negli anni Sessanta. All'interno di questo dibattitto, un'attenzione particolare é rivolta a quattro dei suoi protagonisti fondamentali: John Bellamy Foster, con la sua rielaborazione della teoria della "frattura metabolica"; Paul Burkett, con sua "teoria ecologica del valore", Jason W. Moore, fondatore della teoria dell'ecologia-mondo; Andreas Malm, ideatore della "teoria del capitale fossile". La ricostruzione degli esiti contemporanei di questo dibattito evidenzia inoltre tre nodi tematici attorno ai quelli esso si sviluppa: l'ontologia, l'economia e l'Antropocene, che l'autore analizza puntualmente. Il volume si presenta dunque come una sorta di guida-critica al complesso universo dell'ecomarxismo, di cui ripercorre le origini e lo sviluppo, analizzando i nodi teorici e politici al centro di un confronto globale che, anche per i suoi riflessi pratici, meriterebbe di essere maggiormente seguito nel nostro paese.

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13.
€ 19,00
EAN-13: 9788869482205
Bernardo Paci
Razzismo, colonialismo e mitologie bianche. La storia rubata di Grande Zimbabwe
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione del libro

In questo libro si ricostruisce la storia delle interpretazioni coloniali di Grande Zimbabwe, il più grande sito in pietra dell'Africa subsahariana. Da questa "storia delle storie false" emergono le diverse forme materiali e simboliche della sua appropriazione all'interno della storia dei coloni bianchi e della corrispondente negazione della sua appartenenza alla storia indigena. Tale ricostruzione si snoda lungo l'intera storia della colonia di Rhodesia (oggi Zimbabwe), dove il sito si colloca, da prima della conquista fino agli anni immediatamente precedenti la decolonizzazione, spaziando dalla "riscoperta" europea da parte di Karl Mauch nel 1871 fino all'estremo tentativo di Robert Gayre di negare l'ormai dimostrata origine locale del sito nel 1972 e oltre, fino alle più recenti, peculiari interpretazioni ufologiche fiorite dopo la decolonizzazione. Le complesse, benché del tutto false, interpretazioni coloniali del sito nella loro successione storica diventano così uno specchio in cui leggere le trasformazioni culturali, sociali e politiche che investono la Rhodesia, insieme al vicino Sudafrica, nel corso di circa un secolo, insieme alle diverse configurazioni materiali e discorsive assunte dalla "razza", la storia e la civiltà  come strutture centrali del colonialismo, in un continuo intreccio con la storia transnazionale della colonizzazione dell'Africa, del razzismo scientifico e del suprematismo bianco. Attraverso questo caso di studio, e mediante la costruzione di un adeguato apparato teorico radicato nella concretezza del caso specifico, diviene così possibile trarre alcune conclusioni riguardo ai più generali fenomeni della negazione della storia e delle civiltà  africane nella storiografia europea, del colonialismo d'insediamento e del razzismo coloniale.

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14.
€ 18,00
EAN-13: 9788869482038
Pier Paolo Frassinelli
Sovvertire i confini. Traduzioni e media: lo sguardo dal sud del mondo
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione del libro

Questo libro rivisita i concetti di confine e traduzione per esplorare la possibilità  di creare e immaginare forme di collettività  fondate sulla differenza e forgiate nella lotta contro regimi, dispositivi e istituzioni di confinamento. I confini recingono lo spazio sociale e geopolitico e dividono le persone che vi dimorano. La traduzione crea un ponte tra persone separate dalla differenza linguistica. Questa separazione può corrispondere a un confine territoriale o a un confine linguistico che divide le persone che si trovano in uno stesso luogo. Quando traduciamo, presupponiamo che le lingue coinvolte e coloro che le parlano costituiscano entità  separate ed esterne l'una all'altra, da cui la necessità  della traduzione. E se invece decostruissimo le norme che definiscono tali confini? Cosa dire delle collettività  che attraversano e sono attraversate dalle loro linee di demarcazione? Sono possibili altre concezioni e rappresentazioni della traduzione? E se sì, che differenza fanno? I confini non corrispondono soltanto alle linee di demarcazione dei territori degli Stati sovrani. Sono dislocati su una molteplicità  di frontiere e criteri di discriminazione. I confini che inscrivono lo spazio sociale non sono necessariamente fisici o visibili: sono luoghi di regolamentazione, controllo e conflitto non solo del movimento delle persone, ma anche di diverse modalità  di inclusione ed esclusione. Queste linee di confine possono essere tracciate in modi differenti, a seconda dei discorsi e dei progetti sociali, politici e culturali a cui sono asservite. Inoltre, l'esperienza che se ne fa é diversa a seconda della posizione che viene assegnata o che si assume in termini di nazionalità , etnia, classe, genere, razza e altre divisioni e segni della nostra identità  sociale.

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15.
€ 29,00
EAN-13: 9788869482267
Margherita Pascucci
Macchina Capitale. Genesi e struttura dello sfruttamento
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione del libro

Questo nuovo lavoro di Margherita Pascucci é una riflessione sul capitale come "metafisica", in quanto sistema produttivo che "si presuppone", e come meccanismo di sfruttamento, in quanto la sua forma di produzione é appropriazione della capacità  produttiva altrui. L'analisi muove dalla formazione del denaro e della prima metafisica nell'antica Grecia per poi passare alla struttura teorica del capitale ai suoi esordi, alle sue prime definizioni nel Medioevo come "ragione seminale di lucro", di cui rintraccia la genesi nelle "ragioni seminali" in Agostino e nella metafisica medievale. Le ragioni seminali indicano la capacità  della materia di autoprodursi ed é proprio questa capacità , di cui il capitale si appropria, che viene investigata. Seguendo lo svilupparsi di questa seminalità , con una attualizzazione tematica che ne percorre alcune espressioni storiche - l'usura, le prime leggi sulla povertà , la formazione dei Monti di pietà  -, si affronta poi la lettura che nel Novecento Alfred Sohn-Rethel prima, e Gilles Deleuze e Félix Guattari poi, hanno dato del capitale come meccanismo di sfruttamento e "presupposto". L'infrastruttura del meccanismo di sfruttamento che caratterizza il capitale come sistema produttivo viene mostrata anche nella struttura della conoscenza astratta e della formazione della soggettività . A fronte di questa analisi, l'autrice propone alcuni dispositivi di affrancamento dal meccanismo di sfruttamento stesso: un "coefficiente di produzione della disuguaglianza" - che sviluppa il concetto del saggio di sfruttamento in Marx - come l'impronta della produzione di povertà  da parte del capitale, e una nuova figura teorica di segno affermativo, il "più di essere", ossia un plusvalore che torna sul lavoratore.

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16.
€ 13,00
EAN-13: 9788869482229
Franco Milanesi
Il tempo inquieto. Per un uso politico della temporalità
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Se l'organizzazione e il controllo dello spazio sono propri della sovranità  politica, la dimensione del "politico" é, non meno, strettamente legata a un razionale uso della temporalità . Dopo una prima fase, in cui la ciclicità  naturale riduce ogni istanza modificativa, la politica moderna si distacca dalla concezione destinale dell'umano svolgendo e utilizzando i modi del tempo. Il passato, la memoria e la storia per radicare negli eventi trascorsi la propria identità  e progettualità  politica. Il presente, come il tempo dell'occasione per la trasformazione o il governo della realtà  effettuale. Il futuro come proiezione strategica e attesa. Questo modello collassa a partire dagli ultimi decenni del Novecento quando si impone il "presentismo", un regime temporale segnato dalla concentrazione sul presente, esaltato e accelerato dalle pratiche del consumo. Un ritorno all'eterno ritorno dell'identico, un dominio dell'attualità  in cui la politica é ridotta a risposta rapida alla contingenza più stretta. Un rilancio della politica - la scommessa per una sua rinnovata forza vitale - non può dunque non passare per una "distensione" del pensiero e dell'agire lungo l'intero arco della temporalità , attivando il passato, sollecitando il presente, progettando il futuro.

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17.
€ 29,00
EAN-13: 9788869482281
Atanasio Bugliari Goggia
«Rosso Banlieue». Etnografia della nuova composizione di classe nelle periferie francesi
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione del libro

"Rosso banlieue" come capovolgimento del mito tipicamente socialdemocratico della banlieue rouge, ma non solo. Rosso come il colore del sangue proletario che sporca quotidianamente l'asfalto delle periferie, effetto delle cosiddette "bavure" poliziesche. Una mattanza che assume i contorni di una vera e propria guerra civile strisciante. Rosso come il colore degli incendi che si scorgono sullo sfondo delle periferie ogni volta che la rabbia a lungo repressa e la consapevolezza dell'inutilità  della protesta "democratica" sfociano in aperta lotta di classe. Rosso, infine, come tentativo di riportare al centro del dibattito la questione sociale, nella misura in cui alle banlieues ci si riferisce esclusivamente con quel lessico postmoderno che, al di là  delle angolazioni, richiama senza sosta presunte questioni "razziali". Che si affronti il tema banlieue in termini di multiculturalismo, comunitarismo, ghettizzazione, integrazione, essenzialismo, il problema pare risiedere sempre nel colore della pelle e mai nell'appartenenza di classe dei suoi abitanti. Rosso come volontà , in definitiva, di rimpiazzare la posticcia divisione cromatica blanc/black/beur con un'immagine - un colore - che racchiude il sentire profondo delle periferie, connotato da una limpida coscienza di classe che fa tabula rasa delle beghe etno-razziali per riportare al centro dell'attenzione il tema del lavoro e dello sfruttamento. Prefazione di Pietro Saitta.

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18.
€ 15,00
EAN-13: 9788869482298
Milosh Filippo Fascetti
L' io come meccanismo di difesa
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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19.
€ 14,00
EAN-13: 9788869482328
A. Ghelfi
Connessioni ecologiche. Per una politica della rigenerazione: leggendo Haraway, Stengers e Latour
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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Descrizione del libro

Con un saggio di Isabelle Stengers.

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20.
€ 15,00
EAN-13: 9788869482359
G. Gozzi
Diritti e comunità plurali
Edizione:Ombre Corte, 2022
Collana:Culture

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