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1.
€ 16,00
EAN-13: 9788832856583
Vittorio Gallese | Ugo Morelli
Cosa significa essere umani? Corpo, cervello e relazione per vivere nel presente
Edizione:Raffaello Cortina Editore, 2024
Collana:Temi

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Prezzo di acquisto€ 16,00
DescrizioneCosa significa essere umani? Corpo, cervello e relazione per vivere nel presente: Una rivoluzione della portata di quella copernicana è sotto i nostri occhi. Coinvolge ognuna e ognuno di noi e ridefinisce alla radice cosa siamo come esseri umani. Dal primato del soggetto scopriamo la centralità della relazione e che l'"io" che pensavamo di essere deriva dai "noi" di cui siamo parte; oltre la centralità della mente riconosciamo di essere un corpo; scopriamo l'origine della conoscenza nella nostra capacità di azione e movimento; ci accorgiamo che non siamo sopra le parti ma parti del tutto nei paesaggi della nostra vita; constatiamo che dietro ogni pensiero c'è un'emozione; scopriamo che l'empatia ci precede e ci contiene, nel bene e nel male, e che quella risonanza sottende le nostre possibilità di comprenderci, amarci, cooperare ma anche offenderci e farci del male; ci riconosciamo capaci di immaginazione e finzione e scopriamo incarnata e corporea la bellezza che ci conduce alla possibilità di creare l'inedito. Un paradigma corporeo, basato sull'intersoggettività, si fa strada nella comprensione di noi stessi per una collocazione più appropriata della nostra presenza e una lettura più adeguata della nostra esperienza. I sentieri narrati nel dialogo da cui nasce questo piccolo libro si propongono come un agile vademecum per viandanti planetari quali noi siamo.

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2.
€ 16,00
EAN-13: 9788833941615
Valentina Pazé
Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Prezzo di acquisto€ 16,00
Descrizione

Descrizione del libro

Che cosa hanno in comune la prostituzione, la maternità  surrogata e l'uso del velo all'interno dell'islam? Il fatto di coinvolgere - spesso, anche se non sempre - il corpo delle donne. Ma anche la capacità  di fare emergere la natura contraddittoria, ambivalente, disturbante della libertà  nell'epoca del neoliberismo e delle democrazie di mercato. Da un lato, in effetti, la possibilità  di offrire il proprio corpo a fronte di un compenso sembra ampliare la gamma delle scelte a disposizione in termini di uso del proprio corpo, del proprio tempo, della propria autonomia. Dall'altro, però, accedere a queste stesse possibilità  richiede anzitutto di acconsentire a considerare l'intimità , sessuale e riproduttiva, come una merce tra le altre. Difficile non chiedersi, allora, se simili scelte possano ritenersi genuinamente volontarie. Da qui la domanda che percorre tutto il libro di Valentina Pazé: siamo davvero liberi? E se sì, di quale libertà  parliamo? Per rispondere, l'autrice impiega in modo chiaro, lucido, preciso, gli strumenti della filosofia: in primis di quella antica, che ha fornito le categorie per impostare il dibattito sulla libertà , e in secondo luogo del pensiero politico moderno e contemporaneo. Che si interfaccia inevitabilmente, su questi temi, con quello sociologico, giuridico ed economico. In un mondo sempre più diseguale, dietro un incontro formalmente paritario tra soggetti liberi e consenzienti si nascondono spesso - pur mediati dalla forma giuridica del contratto - rapporti di subordinazione, se non di vero e proprio sfruttamento. àˆ un'asimmetria sostanziale, insomma, a generare le forme contemporanee di uno strano tipo di schiavitù, che appare, a prima vista, volontaria e deliberata. Proprio a partire da questa ambivalente «libertà » prende parola Valentina Pazé. Non per ridurne o squalificarne la portata, ma per restituirne la profondità  storica, esistenziale e filosofica. Metterne in luce le contraddizioni, e nominarne gli effetti. Che, nelle odierne democrazie capitalistiche, possono essere al contempo di emancipazione e di assoggettamento. O, a ben vedere, possono essere parallelamente di emancipazione per alcuni, e di assoggettamento per altri: lungo una linea tracciata troppo spesso da reddito, genere, posizione sociale.

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3.
€ 12,00
EAN-13: 9788833942452
Fabio Chiusi
L' uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

«Il futuro non si risolve come un'equazione, e nessuna mirabolante tecnologia a venire oggi concepibile illuminerà  di un millimetro le incognite ultime degli sviluppi sociali e politici dei prossimi millenni, se ci saranno. Nessuna soluzione tecnologica guiderà  perfettamente lo sviluppo della civiltà  umana, consentendo di predirlo scientificamente. Non c'é risposta giusta a un problema posto nei termini errati». Con queste parole, Fabio Chiusi mette in chiaro, fin dall'introduzione, che questo non é l'ennesimo libro in lode di Elon Musk, il «Tony Stark in carne e ossa», l'uomo (quasi) più ricco del mondo, l'acclamato miliardario eccentrico e altruista che vuole salvare l'umanità , il geniale ideatore di SpaceX, Tesla, Starlink, Neuralink, e ora anche padrone di Twitter. Questo libro é un'operazione differente e più articolata. Attraverso l'analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, Chiusi indica la matrice culturale e filosofica di riferimento del tycoon sudafricano e ce ne mostra le debolezze e, soprattutto, la pericolosità . Perché una cosa é certa, Elon Musk non opera solo per massimizzare il proprio profitto: ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti, per cui conviene conoscerlo, anche perché - e qui sta il punto - le sue azioni hanno la tendenza a sfuggire a un reale controllo pubblico, critico e su base democratica.

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4.
€ 17,00
EAN-13: 9788833941295
Francesca Monateri
Katechon. Filosofia, politica, estetica
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione del libro

Il katechon é «la questione di fondo» di tutta la teologia politica: così scriveva Carl Schmitt a Hans Blumenberg nell'ottobre del 1974. L'enigmatica figura del katechon compare per la prima volta nella Seconda lettera ai Tessalonicesi di san Paolo, dove é riferita ambiguamente a un potere che frena, a una forza che arresta. Il termine viene quindi dalla tradizione antica e neotestamentaria: ma é a partire dall'inizio del Novecento che diviene decisivo per il pensiero politico, continuando a incuriosire il dibattito filosofico contemporaneo. Perché? In quanto potere che frena e che trattiene, il katechon ha anzitutto un valore teologico: trattiene il male impedendogli di manifestarsi, e però al contempo, così facendo, allontana il giorno della salvezza, quello in cui il regno di Dio si realizzerà  su questa terra dopo avere sconfitto l'Anticristo. Ma ha anche un valore politico: é una forza che allontana la fine incombente del mondo (o della storia) garantendo l'ordine e impedendo il prevalere del caos. Infine, in quanto forma, il katechon ha un valore estetico : soverchia infatti un caos sempre incombente tenendo insieme - e amalgamando - contenuti eterogenei, e costituendo un bacino di risorse simboliche e mitopoietiche di cui ogni epoca é affamata. Quella analizzata da Francesca Monateri é, insomma, una forza che non può dirsi né positiva né negativa, e la cui natura doppia, ambigua, continua a sedurre il dibattito contemporaneo. Da Walter Benjamin a Hans Blumenberg, da Erik Peterson a Ernst Kantorowicz, da Hans Urs Von Balthasar, a Gyà¶rgy Lukà¡cs, tutto il Novecento ha dialogato incessantemente con questa perturbante figura paolina, la cui ambivalenza é stata però spesso letta in termini esclusivamente positivi o negativi, tradendo così la fecondità  e ricchezza filosofica di una nozione ancora in parte da riscoprire. L'autrice offre qui, per la prima volta, la mappa completa di un concetto decisivo per intendere il presente e la nostra storia.

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5.
€ 15,00
EAN-13: 9788833942056
Pino Ippolito Armino
Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione del libro

Il 22 luglio 1944, Dante Castellucci, nome di battaglia Facio, comandante partigiano del Battaglione Picelli - operante in Lunigiana, sull'Appennino tra La Spezia e Parma -, viene fucilato dai suoi compagni dopo un sommario processo. Il 27 aprile 1962, per decreto del presidente Giovanni Gronchi, gli viene conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria, in quanto «scoperto dal nemico, si difendeva strenuamente; sopraffatto ed avendo rifiutato di arrendersi, veniva ucciso sul posto». Evidentemente qualcosa non torna. Dante Castellucci era calabrese, non un figlio del nord dunque, e questo spiega forse in parte la problematicità  della sua memoria. Emigrato giovanissimo in Francia e arruolato nell'esercito italiano, diserta e si rende protagonista della primissima azione partigiana, ancor prima dell'8 settembre e dell'occupazione tedesca e persino prima della caduta del fascismo del 25 luglio 1943. Il 22 giugno assalta con i suoi compagni il poligono militare di Guastalla e si impossessa di armi e munizioni. Verrà  arrestato assieme ai fratelli Cervi alla fine del '43, ma riuscirà  a fuggire, evitando di un soffio la fucilazione; accusato - incolpevole - di tradimento, si sposterà  sull'Appennino, dove in breve tempo acquisterà  fama leggendaria: i bollettini angloamericani riporteranno un'azione nella quale, assieme a soli otto compagni, riesce a tenere testa a 150 nazifascisti per un giorno intero. Comandante amato, stratega riconosciuto, Facio muore poco più che ventenne consegnandosi docilmente al plotone d'esecuzione partigiano. Dopo anni di ricerche, "Indagine sulla morte di un partigiano" ricostruisce la vicenda eccezionale di un combattente anomalo, coraggioso e appassionato, con tutti i chiaroscuri che la storiografia seria sa mettere in risalto. Pino Ippolito Armino ci consegna finalmente un resoconto accurato e solido sulla vita e gli ideali di un grande resistente e sui motivi che possono aver portato al tragico epilogo.

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6.
€ 15,00
EAN-13: 9788833942018
Vittorio Bertola
Internet fatta a pezzi. Sovranità digitale, nazionalismi e big tech
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Proprio come il mondo é delimitato da confini e frontiere, lo stesso vale per Internet. L'utente il più delle volte neppure lo sa, ma Internet non é «tutto il mondo», é un ambiente frammentato, in feroce competizione economica, spesso in guerra. La promessa di contenuti universali della rete é svanita da tempo. Eppure l'avventura era partita in maniera diversa. Inizialmente nata come infrastruttura intrinsecamente priva di barriere, negli anni novanta la rete aveva ospitato una prima comunità  di internauti che pensavano a un sogno di fratellanza universale, indipendente da qualsiasi potere economico o politico. Quando però le istituzioni hanno iniziato a comprendere il potenziale commerciale e strategico di Internet le cose sono cambiate. Con sistemi differenti a seconda della zona geografica e del sistema sociale, la rete é andata via via frammentandosi, sono sorti enormi monopoli tecnologici in grado di orientarla, con guadagni colossali, e si sono formate barriere geografiche più o meno evidenti sotto diretto controllo dell'autorità  politica. Quello che viviamo oggi é un rapporto irrisolto tra un'infrastruttura globale e una struttura politica del mondo basata sugli Stati nazionali, con tutte le tensioni che ne derivano. Ma la partita é in corso e il governo di Internet é uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo e ci riguarda tutti. Bertola e Quintarelli ne narrano la storia e indicano possibili futuri, alla ricerca di una via che possa tenere insieme le libertà  personali e le esigenze di una società  pacifica, democratica e sicura.

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7.
€ 14,00
EAN-13: 9788833941974
Federico Vercellone
Filosofia del tatuaggio. Il corpo tra autenticità e contaminazione
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione del libro

Il tatuaggio non é stato, fino a oggi, oggetto di indagine filosofica. In quei segni indelebili sulla pelle, nati in contesti marginali e spesso polemici nei confronti dell'ordine sociale, i filosofi - fatti salvi alcuni sporadici cenni che hanno intercettato iltattoo per lo più all'interno di considerazioni estetiche - non hanno visto un'istanza di interesse generale. Così, mentre incuriosiva l'antropologia e la sociologia, il tatuaggio lasciava indifferente la filosofia. Incapace di scorgervi una lente privilegiata per indagare l'identità , il senso di appartenenza, e - soprattutto - la dialettica tra individuo e comunità . La scommessa che ci propone Federico Vercellone é proprio questa: utilizzare l'enorme diffusione del tatuaggio per interrogare alcune macroscopiche specificità  del tempo presente. E anzitutto il fondamentale equivoco che, secondo l'autore, proprio tale diffusione racconta: quello tra autenticità  e verità . Quest'ultima é per definizione universale: é impersonale e condivisa, e spesso richiede compromessi e negoziazioni. L'autenticità , invece, é espressione personale: affermazione unica, inconfondibile (e soggettiva per eccellenza) di un ipotetico «vero sé». Attraverso simboli innestati sul corpo, allora, la soggettività  diviene, per ciascuno, verità : e anzi la propria verità , incarnata. Il tatuaggio, insomma, testimonia di uno slittamento cruciale. Persa l'ambizione democratica e universalista (espressa tra le altre cose dall'ideale classico del corpo nudo, in cui ciascun individuo può idealmente riconoscersi), la cultura occidentale si rivolge alla nostalgia verso le radici: comunità  circoscritte, affini, suscettibili di accogliere le nostre specifiche unicità . Gruppi «autentici», forse. Ma anche polarizzati, arroccati, privi di criteri condivisi per leggere il mondo. Comprendere questo slittamento é fondamentale. Per cogliere non soltanto i bisogni delle soggettività , ma anche la proliferazione di fenomeni collettivi - come i populismi, le fake news, il complottismo - i cui effetti già  sentiamo sulla nostra pelle.

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8.
€ 18,00
EAN-13: 9788833941110
Mauro Bonaiuti
La grande transizione. Il declino della civiltà industriale e la risposta della decrescita
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione del libro

Il progresso é il mito portante della civiltà  industriale. Teorizzato già  nel Settecento dagli economisti, col passare dei secoli é divenuto sempre più pervasivo: al punto da rappresentare oggi, nell'immaginario della destra quanto della sinistra, la premessa implicita di ogni strategia politica. Così, nonostante il susseguirsi sempre più incalzante di crisi di varia natura (economica, ecologica, pandemica, geopolitica), il mito del progresso - con le sue implicazioni, la crescita e lo sviluppo - non viene mai posto in discussione. Eppure, secondo Mauro Bonaiuti, i fatti sono ostinati e a uno sguardo d'insieme rivelano la falsità  di questa narrazione. Basta andare indietro di qualche generazione per rendersi conto che quella che stiamo attraversando non é una crisi temporanea. Delle tante meraviglie promesse dalla scienza nella seconda metà  del secolo scorso (energia a basso costo, riduzione delle disuguaglianze e del tempo di lavoro, colonizzazione dello spazio ecc.), quasi nessuna si é realizzata. Qualcosa é andato storto, ma non abbiamo ancora capito bene cosa. Per affrontare questo punto fondamentale, l'autore raccoglie nuovi dati e propone una lettura originale che si rifà  alla teoria dei rendimenti decrescenti della complessità . Dimostra così che il rallentamento dell'innovazione tecnologica, con l'aumento dei costi dell'energia e della complessità  sociale, é iniziato già  da molti decenni e rappresenta un elemento strutturale che segna la fine dell'età  della crescita. Passando in rassegna fenomeni cruciali come la globalizzazione, l'aumento delle diseguaglianze, la crisi del welfare e il ritorno dei nazionalismi, Bonaiuti fa luce sulle ragioni profonde di quello che si profila come un vero e proprio declino del regime industriale e, di conseguenza, del capitalismo. Un declino di cui ben pochi parlano, soprattutto attraverso i media, e forse per buone ragioni. Ignorare il problema, tuttavia, non fa che aumentare i rischi di dolorose involuzioni autoritarie o di un collasso incontrollato del sistema. Diviene dunque sempre più urgente staccare il pilota automatico che guida la mega macchina tecnico-finanziaria e cambiare rotta. Un necessario cambio di paradigma che l'autore individua, sulle orme del suo maestro Serge Latouche, nel progetto radicale della decrescita.

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9.
€ 14,00
EAN-13: 9788833937328
Jaime D'Alessandro
Immaginare l'inimmaginabile. Cronache dell'anno che avrebbe potuto insegnarci tutto
Edizione:Bollati Boringhieri, 2023
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Ora possiamo permetterci il lusso di voltarci e guardare a quello che é successo. Ma soprattutto a quello che non é successo. Mentre le cose accadono é difficile rendersi conto della loro portata. Per la consapevolezza serve la giusta distanza. Quando abbiamo dovuto chiuderci in casa, costretti dell'emergenza sanitaria, per la prima volta miliardi di persone si sono trovate davanti allo specchio. L'umanità  é stata messa in pausa e ha dovuto fare i conti con se stessa, scoprendo di non piacersi affatto. Alcuni sono arrivati sull'orlo del baratro, altri hanno invece cominciato a immaginare un'esistenza e una società  completamente diverse. Hanno creduto che le cose potessero cambiare nei rapporti interpersonali, sul lavoro, nelle città , nell'intero paese. "Immaginare l'inimmaginabile" é la storia di quello che siamo davvero, anche online, e di quello che avremmo potuto diventare se solo avessimo preso sul serio la strana primavera di idee nata dalla clausura forzata. Benché ci si stia avvicinando a grandi passi verso una crisi climatica che cambierà  molto, se non tutto, la vecchia «normalità » é tornata a visitarci con le sue impellenze quotidiane, mettendo a tacere quella vitalità  e lucidità  nascosta. Questo racconto di Jaime D'Alessandro prende spunto da una serie di lunghi articoli, ricchi di voci e di dati. Il libro che ne deriva non si limita a raccoglierli, ma li rielabora, li mette in un ordine preciso, ne fa una storia che narra di quando, per una volta, abbiamo legittimamente messo in discussione uno stato delle cose che da sempre viene spacciato per inevitabile.

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10.
€ 14,00
EAN-13: 9788832855524
Matteo Lancini
Sii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell'epoca della fragilità adulta
Edizione:Raffaello Cortina Editore, 2023
Collana:Temi

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DescrizioneSii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell'epoca della fragilità adulta: Siamo approdati a una società che non si limita più a chiedere ai ragazzi di essere all'altezza delle nostre aspettative, ma li costringe a seguire un mandato paradossale: "Sii te stesso, ma a modo mio". Questa trasformazione, che per l'autore segna il passaggio al paradigma postnarcisistico, è in atto da tempo, ma è stata la pandemia ad aver smascherato il rischio di un'inversione dei ruoli: mentre i ragazzi si adattano alle esigenze degli adulti pur di farli sentire tali, questi ultimi sono alle prese con una crescente fragilità. Come riuscire allora a sostenere gli adolescenti nella realizzazione di sé?

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11.
€ 14,00
EAN-13: 9788833938783
Giacomo Marramao
Minima temporalia. Tempo, spazio, esperienza
Edizione:Bollati Boringhieri, 2022
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

C'é un tratto paradossale sullo sfondo del viaggio che Giacomo Marramao intraprende lungo i sentieri del pensiero moderno e contemporaneo: l'impossibilità  di concepire il tempo - sia il tempo «quotidiano», della nostra esperienza soggettiva, sia il tempo «esterno», della fisica - al di fuori del riferimento a una rappresentazione spaziale. àˆ un'idea che sbaraglia una ricorrente pretesa della filosofia (incarnata eminentemente in Heidegger, di cui il libro propone una critica radicale): quella di estrapolare una dimensione «autentica», «pura» della temporalità , liberata dal suo riferimento alla spazializzazione. Rinunciare a questa pretesa permette innanzitutto di apprezzare la stretta interdipendenza tra scienze dure e sapere umanistico. Da sempre, in effetti, il carattere fecondamente «visionario» della scienza fisica é intrecciato con le intuizioni dell'arte e della poesia. E viceversa le rivoluzioni scientifiche, introducendo nuove immagini del mondo, impattano non solo sulle pratiche della scienza, ma anche sulle idee filosofiche. àˆ accaduto con la prima rivoluzione scientifica di Galileo e Newton. E accade così anche oggi, con la nuova immagine dell'universo dischiusa dalla relatività  generale e dalla fisica quantistica, che hanno portato allo scoperto l'inganno dellafreccia del tempo, che si muove dal passato verso il futuro. Nella nuova visione del mondo, l'«ora» e il «qui» hanno perso il loro significato universale, assoluto. Spazio e tempo, lungi dall'essere semplici contenitori, vengono curvati dai corpi. La materia é energia, discontinuità , dinamica di relazioni: non più «sostanza», ma «evento». Mentre la teoria della gravità  quantistica scommette addirittura sulla possibilità  di delineare un'immagine del mondo che faccia a meno del concetto di tempo. Al centro di questa scommessa, tra il tempo della fisica e quello della filosofia, si muove la ricerca di Giacomo Marramao, che esplora le riflessioni di Agostino, Leibniz, Husserl, Wittgenstein, Heidegger. A questo libro Nicola Abbagnano dedicò la sua ultima recensione, che compare qui come Appendice. Abbagnano celebrava una prospettiva sul tempo inteso come «visione di un angolo del mondo, luce gettata su qualche aspetto concreto». Per riconoscere e fronteggiare quella fuga del tempo contro la quale l'uomo lotta, da sempre.

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12.
€ 12,00
EAN-13: 9788833938622
Donatella Di Cesare
Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo. Nuova ediz.
Edizione:Bollati Boringhieri, 2022
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Sin dall'immediato dopoguerra, via via che emerge l'enormità  del crimine, il negazionismo si presenta come un'impresa di igiene ideologica volta a sgombrare il presente dell'Europa dal passato fasullo: «la bugia di Auschwitz». Viene così rilanciata l'accusa della truffa, chiave di volta del secolare odio antiebraico. Per gli esponenti della nuova propaganda antisemita i sopravvissuti sono falsari, altrimenti dovrebbero essere stati annientati, le prove sono fandonie, altrimenti si conoscerebbe il numero esatto di vittime. Se ancora nel Novecento gli attacchi prendono di mira il dispositivo dello sterminio - le camere a gas -, nel XXI secolo il negazionismo mette allo scoperto il cardine intorno a cui da sempre ruota il mito del «complotto ebraico». Maestri nello sfruttare il «culto olocaustico», la nuova religione sorta dalla sacralizzazione della memoria, gli ebrei avrebbero tratto profitto da quella gigantesca menzogna sulla Shoah non solo per creare abusivamente Israele, ma anche e soprattutto per riprendere in mano più che mai le fila del nuovo ordine mondiale. Questo volume, scaturito dall'esperienza di un processo, e costato anni di minacce, comprende tre saggi di cui il primo, intitolato "Il nuovo negazionismo", é inedito, mentre l'ultimo, "L'antisemitismo nel XXI secolo", é uscito in altro contesto. Il saggio centrale "Se Auschwitz é nulla" é la rielaborazione del testo pubblicato nella prima edizione. Costituiscono un insieme interrelato che offre al lettore il quadro filosofico e politico su uno dei fenomeni più inquietanti di quest'epoca.

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13.
€ 15,00
EAN-13: 9788832854107
Paolo Legrenzi
Quando meno diventa più. La storia culturale e le buone pratiche della sottrazione
Edizione:Cortina Raffaello, 2022
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Da sempre abbiamo cercato di avere più cibo, più indumenti, più strumenti. Poi il mondo é diventato ricco e complesso. Inizia il tempo delle sottrazioni in filosofia, nelle scienze cognitive, nelle arti e nell'architettura, nell'economia. Ma il lungo passato continua a pesare ed é difficile adottare uno stile sottrattivo. Paolo Legrenzi evidenzia qui la storia dell'affermarsi delle sottrazioni buone, cioé razionali, convenienti e produttive, e i pericoli insiti nelle sottrazioni cattive, cioé semplicistiche, ingannevoli, fuorvianti. Si esaminano poi le buone pratiche della sottrazione, quando il meno diventa più, per esempio nell'educazione, dove spesso si tratta di eliminare atteggiamenti spontanei che ci portano fuori strada. La sottrazione può essere ostacolata da emozioni come il senso di perdita ma si rivela benefica nella soluzione di un gran numero di problemi.

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14.
€ 14,00
EAN-13: 9788832854305
David Le Breton
La vita a piedi. Una pratica della felicità
Edizione:Cortina Raffaello, 2022
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Sebbene le nostre società  sembrino privilegiare l'esercizio sportivo in luoghi chiusi, la pratica del camminare ha raggiunto un successo planetario. Per un camminatore, questa passione incarna significati multipli: la voglia di spezzare uno stile di vita routinario, di riempire le ore di scoperte, di sospendere le seccature quotidiane. Intraprendere un cammino risponde a un desiderio di rinnovamento, di avventura, di incontro e sollecita sempre tre dimensioni del tempo: prima lo si sogna, poi lo si fa, infine lo si ricorda e lo si racconta. Anche dopo averlo percorso, un cammino si prolunga nella memoria e nelle narrazioni che di esso si offrono, vive in noi e viene condiviso con gli altri. In questo libro intelligente e stimolante, l'autore svela il piacere e il significato del camminare, esaltandone le virtù terapeutiche per contrastare la fatica di vivere in un mondo sempre più tecnologico.

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15.
€ 15,00
EAN-13: 9788833940663
Federico Fornaro
Il collasso di una democrazia. L'ascesa al potere di Mussolini (1919-1922)
Edizione:Bollati Boringhieri, 2022
Collana:Temi

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Descrizione

Descrizione del libro

Uscita nominalmente vittoriosa, ma di fatto stremata, dalla prima guerra mondiale, l'Italia attraversò - esattamente cento anni fa - un periodo di forte turbolenza politica e sociale. Impoverita, percorsa da fermenti popolari diffusi, la nazione si affacciò nel 1919 alle urne per il primo voto postbellico. Il risultato fu un terremoto politico: i liberali, che prima della guerra erano la forza egemone del Parlamento, ne uscirono fortemente ridimensionati, mentre popolari e socialisti conquistarono 256 seggi su 508. I Fasci italiani di combattimento di Benito Mussolini non ottennero neppure un parlamentare. Solo tre anni dopo, in un paese percorso dalle violenze dello squadrismo fascista, Mussolini prendeva il potere e avviava il disfacimento del sistema democratico del paese con l'instaurazione di una dittatura che sarebbe durata vent'anni. Come poté una democrazia collassare in maniera così repentina? Quali furono le ragioni di una tale disfatta? In questo libro, Federico Fornaro indaga i limiti dell'azione tattica e strategica della sinistra, che assieme a quelli delle classi dirigenti liberali e cattoliche permettono di rileggere quegli anni cruciali della storia nazionale.

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16.
€ 16,00
EAN-13: 9788833941264
Carla Benedetti
Pasolini contro Calvino. Per una letteratura impura. Nuova ediz.
Edizione:Bollati Boringhieri, 2022
Collana:Temi

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Descrizione del libro

Ci sono autori che, da soli, riassumono un'epoca. E altri che, se messi a confronto, la rivelano ancora meglio. Pasolini e Calvino reagirono in maniera antitetica ai nuovi scenari della tarda modernità , e le loro opposte soluzioni ci mostrano in azione i dilemmi che ancora ci coinvolgono. Qual é la forza della parola poetica nell'epoca della comunicazione mediatica? L'ironia o la parola diretta? «Descrivere il mondo» o «gettare il proprio corpo nella lotta»? A partire dagli anni sessanta, sia Pasolini che Calvino attraversano una crisi produttiva che li spinge a una metamorfosi radicale. Non é solo Calvino a mutare stile da un'opera all'altra, con i suoi proverbiali «cambiamenti di rotta». Anche Pasolini passa attraverso una sperimentazione incessante, disseminata di «abiure»: cerca una via d'uscita dalla logica imprigionante dell'arte moderna, di cui, come Calvino, sente acutamente l'estenuazione. Questo saggio del 1998, ora ripresentato con una nuova prefazione dell'autrice, ha segnato una svolta negli studi letterari italiani. Le possibilità  per la letteratura non erano solo quelle incarnate dal tardo Calvino, e diventate egemoni in quegli anni. C'erano anche quelle paradossali, performative, e ancora poco comprese di Pasolini, intrise di un'urgenza sentimentale e di un senso tragico della storia, tuttora all'altezza del drammatico nostro tempo.

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17.
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EAN-13: 9788833940830
Günther Anders
Stenogrammi filosofici
Edizione:Bollati Boringhieri, 2022
Collana:Temi

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Gli "Stenogrammi filosofici" di Gà¼nther Anders sono aforismi inediti, pubblicati per la prima volta nel 1965. In queste brevi riflessioni-lampo é raccolta la summa del pensiero di uno dei filosofi più provocatori del Novecento, quello più restio a imbrigliature e categorizzazioni. I grandi temi andersiani - il rapporto fra uomo e tecnica, l'alienazione causata dal capitale e la catastrofe imminente - risuonano nell'attualità  in modo inquietante. Ancora più dirompente, oggi, é la forza degli aforismi dedicati al pericolo delle armi atomiche e alle persistenti minacce di guerre nucleari. Con il «ritmo rapsodico di una sessione jazzistica», come sottolinea il curatore Sergio Fabian, questi Stenogrammi fanno emergere le ombre di un passato così poco passato che paiono addirittura «segnali dal futuro» imminente, nell'interpretazione della germanista Rosalba Maletta che ne ha scritto la postfazione. Una riflessione intensa che aiuta a guardare con occhio critico, pur senza debordare in disfattismo, la stagnante incertezza in cui pare affossata la società  contemporanea.

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18.
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EAN-13: 9788833929071
Victor Serge
La Rivoluzione russa
Edizione:Bollati Boringhieri, 2021
Collana:Temi

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Tra quanti parteciparono attivamente alla Rivoluzione russa del 1917, Victor Serge é sicuramente uno degli osservatori più acuti e critici. Scampato alle purghe degli anni trenta, rifugiatosi in Francia, Serge si impegna a lungo nella denuncia del «tradimento» della Rivoluzione operato da Stalin, ma non smette di ragionare anche sui propri errori, o meglio sugli errori dell'intero movimento rivoluzionario russo, di cui anche lui aveva fatto parte. Non rinnega la rivoluzione, ma ne percepisce col tempo i limiti e ne analizza con rigore la storia, mutando il suo pensiero su molti punti. Questo volume propone due momenti centrali dell'analisi di Victor Serge: il primo ("La Rivoluzione russa"), del 1938, viene scritto quando Serge é da poco arrivato a Parigi, proveniente dalla prigionia siberiana; il secondo ("Trent'anni dopo la Rivoluzione russa"), viene scritto nel 1947, a pochi mesi dalla morte, nell'esilio di Città  del Messico. Come nota David Bidussa nella prefazione, si tratta di due scritti che rappresentano «l'alfa e l'omega» dell'ultima stagione pubblica di Victor Serge. Sopra ogni cosa aleggia il concetto di totalitarismo e il tradimento di un'idea: a trent'anni dai fatti rivoluzionari, degli ideali che avevano animato le piazze non resta niente. Tutto viene messo in discussione e non resta che ripartire su nuove basi, prendendo le distanze dal passato.

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19.
€ 13,00
EAN-13: 9788833936475
Federico Niglia
Italia e Germania. L'intesa necessaria (per l'Europa)
Edizione:Bollati Boringhieri, 2021
Collana:Temi

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C'é una narrativa dominante che tende a presentare la Germania, in ambito politico, economico e culturale, come soggetto dominante in Europa, portatore di interessi contrari a quelli dell'Italia. In tre capitoli, dedicati a tre aspetti centrali - l'economia, la politica e le relazioni e le percezioni tra i due Paesi - tre esperti riconosciuti ribaltano la prospettiva comune. La Germania non ci sta «colonizzando», tutt'altro. Nella realtà  esiste un'osmosi necessaria tra le due nazioni europee. In realtà  italiani e tedeschi sono molto più simili di quanto si dica, e tra i due popoli (oltre che tra le élite dei due paesi) esistono motivi di sintonia che rappresentazioni stereotipate tendono, per pigrizia o pregiudizio ideologico, a negare.

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20.
€ 12,00
EAN-13: 9788833938301
Ferruccio Resta
Ripartire dalla conoscenza. Dalle aule svuotate dal virus alla nuova centralità dell'Università. Dialogo con Ferruccio de Bortoli
Edizione:Bollati Boringhieri, 2021
Collana:Temi

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L'idea che sta all'origine di questo libro-intervista é la volontà  di lasciare una testimonianza intorno al momento più drammatico che il nostro paese abbia attraversato dal dopoguerra, dalla prospettiva di chi ha vissuto la crisi pandemica da Covid-19 all'interno di uno dei punti più nevralgici della nostra società . Ma l'incalzare delle domande di Ferruccio de Bortoli all'autore e la contestualizzazione a tutto tondo del ruolo della formazione universitaria in un grande paese moderno come il nostro, travalicano presto la pur grave urgenza sanitaria e finiscono per delineare un quadro ampio, che porta a interrogarci sul tipo di futuro che l'Italia vuole costruirsi.

In queste pagine il rettore del Politecnico di Milano – un'istituzione che ha una storia lunga e importante e che rappresenta una delle eccellenze del nostro sistema formativo – racconta in che modo l'ateneo abbia reagito all'emergenza del 2020. Il lockdown dei primi mesi, le aule vuote e la difficile situazione successiva, affrontata dal Politecnico come da tutti gli atenei italiani, hanno messo a nudo al contempo le potenzialità  e le criticità  del sistema universitario, oltre a quello degli altri settori del paese. Ferruccio Resta, dal suo punto privilegiato d'osservazione, anche in quanto presidente della Conferenza dei Rettori delle Università  Italiane, forte di questa esperienza indica da quali basi si debba ripartire per dare al nostro paese un futuro migliore.

Ripartire dalla conoscenza non é solo il titolo del libro, dunque, ma é un impegno programmatico: la formazione, quella superiore in particolare, é la base sulla quale dobbiamo investire e puntare per rendere l'Italia un paese più forte, capace di affrontare le sfide che il nostro mondo in rapido cambiamento ci sta urgentemente ponendo.

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